Meeting Lab 2023 AIHC: la tavola rotonda con Tema: “ETICA E PRATICA NELL’APPROCCIO HUMAN TECH”
Sabato 28 Ottobre 2023, presso l’Hotel Montebello Splendid, in Via Garibaldi, 14 a Firenze, si è svolta la seconda edizione del Meeting-Lab dell’Associazione Italiana Health Coaching (AIHC), evento annuale a livello nazionale, con tema: “L’Health coaching per la promozione del benessere personale e professionale”.
All’interno del programma, una interessantissima tavola rotonda dal titolo: “Etica e Pratica nell’approccio Human Tech” cui hanno partecipato: Sergio Audasso, Maurizio Goetz, Fiorella Guadagni e Stefano Luca Patania che, oltre a relazionare sul tema, ha anche assunto la funzione di moderatore del dibattito.
La Human Technology si interessa di indagare il rapporto tra ruolo umano e le nuove tecnologie che hanno ed avranno grande importanza nel dare valore alla relazione umana con l’utente in una visione etica della tecnologia.
Tale visione impone di rammentare che, in qualsiasi progetto che preveda l’uso di nuove tecnologie, rimane essenziale rimarcare l’importanza della centralità dell’Essere Umano.
Proprio sul tema trattato, chiediamo a Stefano Luca Patania di riassumere in breve il senso del suo intervento e così ci ha risposto:
“ Il punto di partenza della Tavola Rotonda è stata proprio una delle numerose implicazioni dell’etica Umanistica di Fromm che riguarda il modello della sessione o del colloquio di supporto, quando confrontato con l’impostazione classica dell’Executive Coaching o delle scuole di Consulting”.
In base alle evidenze della nostra ricerca, l’Health Coach, più di ogni altro, aiuta il proprio cliente a partire da un vero, profondo senso dello scopo.
In definitiva ciò che distingue l’impostazione classica dell’EXECUTIVE COACHING (EC) dall’HEALTH COACHING (HC):
- EC è il coaching dell’EGO
- HC è il coaching del Sé
per dirla con Fromm:
- EC è motivato per il FARE
- HC è motivato per l’ESSERE prima del FARE (o senza)
Da questo esempio estremizzato appare chiaro come un approccio sul senso di scopo, ovvero sui Valori e l’Etica individuale, sia il presupposto fondamentale per generare Benessere e stato di Flusso.
Grazie a questo presupposto iniziale, si possano affrontare sfide di grande attualità e innovazione nell’ambito del binomio Human-Tech:
- nella creazione del Futuro Preferibile
- nell’efficacia del lavoro di ricerca
- nella produzione di un risultato frutto di una Intenzione iniziale Pura nel Coaching”.
I Relatori ospiti, hanno poi espresso così le loro riflessioni sul tema:
- “Non si può parlare di futuri senza entrare in profondità a riflettere sul pensiero rivolto al futuro” (Goetz)
il Prof Maurizio Goetz ha specificato la distinzione tra Futurologi e Imagination Designers. Sono i secondi a costruire pragmaticamente il Futuro, facilitando il desiderio di Futuro. Oggi spesso riesce difficile farlo, allora, secondo il professore basta “chiudere gli occhi, entrare in noi stessi e immaginare”.
- “Nessuno utilizzerà un sistema di supporto alle decisioni senza comprendere le motivazioni alla base delle proprie indicazioni”. (Guadagni)
La prof. Fiorella Guadagni ha confermato che nel mondo della Salute e della Ricerca non possiamo accettare “soluzioni intelligenti” senza conoscerne il senso di scopo, la motivazione. E’ l’Etica a guidare le scelte, quindi la Ragione e non l’Intelligenza. In questo senso vanno anche le 10 norme europee approvate a Settembre per la tutela deontologica nell’uso dell’Intelligenza Artificiale. Ha poi concluso l’intervento sottolineando come il Lavoro di Team ad ogni livello sia sempre più interdisciplinare, e solo la condivisione di norme e Valori ne consente la funzionalità
- “La parte vera di te ti aspetta. E’ vicino a te come la conoscenza che puoi ottenere”. (Audasso)
Da questo appello sembra emergere la necessità di giungere al Core della purezza della persona per poi muoversi verso la Conoscenza. La discussione del Coach Sergio Audasso ci ha portato sugli aspetti pratici. Il frutto di una Intenzione iniziale Pura nel Coaching (Quantistica), può essere facilmente recuperato con una semplice riflessione: “Pensa ai tuoi ultimi 5 anni. Sono stati una continua evoluzione o solo la ripetizione del primo anno per cinque volte?” E’ un modo semplice e potente per un check immediato sul proprio senso di scopo. Ha concluso con la metafora del cammelliere, che aiuta a districare una diatriba apparentemente inestricabile sull’eredità di tre fratelli, prestando loro il suo cammello, e riprendendoselo alla fine dei conti.
In conclusione, Stefano Luca Patania, ha riassunto il senso del dibattito, in questo modo:
“Alla fine, i nostri tre moderni ed esperti Re Magi ci hanno donato:
- Desiderio (capacità e fiducia nell’immaginare oltre la solitudine);
- Trasparenza (logica, motivazione e senso di scopo);
- Presenza (potente intenzione di esserci con noi stessi e con gli altri)”.
Rimane sicuramente vero che stiamo vivendo un’epoca di transizione in cui vediamo il nostro coachee non più solo come singolo individuo ma come un essere interconnesso con l’ambiente circostante e attore delle relazioni interpersonali che intrattiene. Come Health Coach dobbiamo quindi attivarci nel facilitare il nostro cliente a sfruttare le nuove tecnologie per facilitare la creazione di un ambiente a misura d’Uomo.
Nicoletta Viali – Ufficio Stampa AIHC