AIHC: il tempo della cura.

Meeting Lab 2023 AIHC: ““I Key point per aiutare nella fase di vulnerabilità imprevista”
Relatrice: Marta Arduini

Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e possono metterci in seria difficoltà rendendoci vulnerabili e, allora, che fare? In questa intervista alcuni utilissimi consigli per affrontare al meglio i casi di vulnerabilità imprevista.

Sabato 28 Ottobre 2023, presso l’Hotel Montebello Splendid, in Via Garibaldi, 14 a Firenze, si è svolta la seconda edizione del Meeting-Lab dell’Associazione Italiana Health Coaching (AIHC), evento annuale a livello nazionale, con tema:

L’Health coaching per la promozione del benessere personale e professionale

L’argomento trattato in questo intervento,  “I Key point per aiutare nei casi di vulnerabilità imprevista, è sicuramente di interesse per tutti e, soprattutto, per noi Health Coach che, per vocazione e passione, abbiamo deciso di dedicarci all’aiuto degli altri.

Se ci pensate per un istante, a tutti noi è successo, almeno una volta, di sentirci “vulnerabili”; la vulnerabilità è quella sensazione istintiva che ci fa sentire in pericolo e senza difese. È quello stato d’animo in cui ci pare di essere esposti ad una qualche minaccia ma ci sentiamo deboli, indifesi ed estremamente soli.

La sensazione è sicuramente allarmante quando stiamo bene, figuriamoci in un momento di fragilità come quello che interviene in caso di malessere, incidente o malattia.

La Relatrice, Marta Arduini, laureata in “Scienze per la pace cooperazione internazionale risoluzione dei conflitti”  ex atleta, allenatrice di pallacanestro nel settore femminile, specializzata in coaching evolutivo nel settore sportivo,  ha potuto riflettere su un suo momento di ‘vulnerabilità imprevista’ proprio a fronte di un incidente occorsole e del seguente ricovero ospedaliero. Anziché perdersi d’animo, dopo aver attentamente studiato la situazione, ha messo in azione la sua grande forza d’animo e ne ha tratto importanti insegnamenti che ha voluto condividere con la platea dei colleghi Health Coach.

La prima domanda che Le poniamo è: quali sono i casi di vulnerabilità imprevista?

 “Nella vita, abituati a progettare e a organizzare non possiamo mai immaginare i “colpi di scena” che la vita ci mette davanti nel nostro percorso di  vita. I casi di vulnerabilità imprevista io li chiamo “ i picchi dell’esistenza”; quando accade qualcosa che smonta tutto quello che avevamo pianificato, che rimescola le carte e la percezione del tempo cambia. Di solito è il dolore che si prova in questi casi  a nutrire un nuovo scenario tutto da creare. Un incidente come nel mio caso, una malattia, la perdita di una persona cara, un trasferimento improvviso. Tutti e tutte noi almeno una volta ci ritroviamo a vivere un evento di vulnerabilità imprevista che ci mette davanti la possibilità di scoprire nuove risorse che abbiamo dentro di noi”.

In questi casi, quali sono i Key point che possono aiutare a superare il momento di difficoltà?

“1) La scelta: nel nostro lavoro noi e gli altri possiamo ottenere risultati se scegliamo, se siamo protagonisti e non spettatori, ma anche se sappiamo cosa “non vogliamo” può essere una bussola in un momento di vulnerabilità.

2)La consapevolezza: più conosciamo noi stessi, i nostri valori, le nostre convinzioni, il nostro cuore più siamo in grado di aiutare gli altri a fare lo stesso, perché sperimentandolo su noi stessi , le abbiamo vissute , è qualcosa di reale e ci crediamo veramente e le nostre parole saranno l’essenza della nostra rivoluzione umana.

3) Empowerment: il processo attraverso il quale le persone acquisiscono controllo nelle loro vite ed attuano una partecipazione all’interno della comunità d’appartenenza. Ogni essere umano ha un potere immenso di guarigione, di forza, di risorse inesauribili, di emozioni e sentimenti.

4) Interconnessione: c’è un immagine molto bella che si chiama” la rete di Indra”, che rappresenta la connessione di tutte le cose nell’intero universo.
La metafora ricorda che ogni persona è parte di connessioni, più o meno visibili, e che le azioni di ciascuno ne influenzano l’intera e complessa struttura. Nella malattia la solitudine è il primo elemento di rallentamento della guarigione,  una rete di supporto è un acceleratore per risvegliare l’energia, lo stato vitale che le persone hanno a disposizione per superare i momenti di stallo e vincere sulle paure.

5) Etica: ultima ma non meno importante, anzi, la considero il sentiero dove muovere i passi della scelta, consapevolezza, empowerment e interconnessione.

In che modo il bene personale influenza il bene comune? l’etica è la luce che utilizziamo per far brillare gli strumenti che abbiamo, è il percorso che abbiamo scelto che racchiude chi siamo e si manifesta con la coerenza di ciò che facciamo per noi stessi e per gli altri”.

Cosa può fare un Health Coach nei casi di vulnerabilità imprevista?

ESSERCI. Ascoltare i bisogni della persona che in caso di vulnerabilità sicuramente ha bisogno di ricostruire una nuova quotidianità, aiutarla a creare una rete dorata di supporto, credo profondamente che se dovessi creare un motto sarebbe: Mai più soli”.  

Ringraziamo sentitamente Marta Arduini per il tempo, l’attenzione che ci ha dedicato e per la chiarezza delle sue preziose risposte.

Nicoletta Viali – Ufficio Stampa AIHC

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