Webinar AIHC: Health Coaching Artistico : un percorso per ” prendersi cura” della sfera emozionale

Relatore: Paola Maria Meina

Dalla lunga esperienza della Relatrice, un webinar in cui comprendere come l’Arte possa divenire grande strumento di benessere e quali sono i possibili ambiti di applicazione

Cari Soci di AIHC, nel pre-serale di lunedì 28 novembre alle 18,15,  su piattaforma Zoom, Paola Maria Meina terrà un Webinar molto interessante sulla comprensione delle diverse forme di applicazione del Coaching Artistico.

Paola Maria Meina, relatrice del webinar, ha conseguito: Diploma Magistrale, Diploma Dirigente Comunità Infantile, Diploma in Arte e Pedagogia steineriana e pedagogia steineriana curativa presso Emerson College – Sussex – England , Laurea presso Libera Università Scienze Goetheanistiche – sezione Medicina – Specializzazione Terapia Artistica – Dornack Svizzera.

Dalla  formazione  accademica ha  poi proseguito  con ricerche e studi  ad ampio raggio che si sono concretizzati  negli anni in un approccio metodologico personalizzato che sposa rigore scientifico e visione olistica dell’essere umano la cui dimensione psichica e spirituale rappresenta  il nucleo a cui porre attenzione specializzata nella cura.

Al suo attivo ha molte esperienze lavorative sia in ambito pedagogico con programmi di formazione alle Insegnanti dei vari gradi scolastici e interventi diretti con gli alunni ma l’impegno professionale principale è quello terapeutico sia diretto alle “persone” portatrici di fragilità e/o patologie che di formazione per equipe sanitarie e socio/sanitarie.

Ha  promosso ideazione, progettazione e realizzazione di numerosi progetti FSE. Dirige da oltre un decennio un’Associazione di strada che si rivolge alla prevenzione, cura e contrasto delle problematiche di dipendenze patologiche  anche con interventi mirati all’attenzione di genere  (Punto Donna) ed ha ideato in essa il metodo “La guarigione è una questione d’Amore”.

Per prima cosa, nella nostra breve intervista, Le chiediamo:

Quale è l’intento di questo bellissimo webinar sul Coaching Artistico?

“Desidero avvicinare i partecipanti alla comprensione delle diverse forme di applicazione del Coaching Artistico .

Spesso si pensa che l’atto artistico quale esperienza creativa sia di per sé una “cura “in quanto favorisce la condivisione di contenuti personali, intimi che altrimenti rimarrebbero sommersi e dei quali lo strumento della parola non rappresenta un canale comunicativo sufficientemente completo.

Il coaching artistico può essere questo ma va anche molto oltre:

– vorrei condurre i partecipanti alla comprensione di come nella funzione della “ percezione” (in questo specifico contesto di colori, forme, suoni, movimenti) siamo tutti “uguali” , ovvero sottostanti alle stesse leggi appunto fisiologiche fornite dagli organi di senso con il sistema nervoso umano ma che nella funzione della “sensazione” risvegliata in seguito all’atto percettivo si apra il mondo della “personale esperienza” frutto di innumerevoli fattori che vanno dall’unicità di ognuno di noi fino alle distorsioni causate dal dolore interiore, dalle patologie organiche etc.

Un’ importante funzione del coaching artistico è proprio quello di prendersi cura delle sensazioni e condurle, (proprio grazie all’aiuto dell’oggettività percettiva che comunica con la sensazione) in un meraviglioso cammino di liberazione di risorse, maturazione della sfera emozionale, contribuzione  determinante nel processo di guarigione della patologia organica , fino al compimento dell’opera d’arte più bella : la vita di ognuno di noi.

Quindi esperienza di arte curativa non solo considerata nel suo ruolo di “espressione di sé, sfogo, parola immaginativa del mio dolore” ma accompagnamento consapevole dal proprio dolore alla guarigione utilizzando mezzi di “azione” creativa che scoprano l’oltre me, partendo da me;

– “azione” artistica, nutrimento della sfera psichica.

Altro impegno curativo del coaching artistico è appunto quello di accompagnare all’atto creativo, ovvero alla realizzazione pratica di elaborati artistici che simbolicamente vengono realizzati con  gli stessi passi che l’essere umano compie sia a livello organico che in quello psichico per “guarire”.

Dalla rielaborazione di eventi biografici, ferite psichiche non superate, fino all’incrementare , aiutare l’effetto benefico di farmaci e trattamenti nelle patologie organiche l’agire creativo è, oserei dire farmaco che giunge dal di fuori ( materiali) e grazie all’azione promossa dall’interno (motivazione, azione propulsiva interiore, impegno etc) rende vero il vivere il processo che risolve, che trasforma, che guarisce.

Il fruitore del percorso di coaching artistico sia esso singolo o gruppo verrà condotto a “vivere” l’esperienza del superamento della difficoltà. Scoprirà così di avere in sé la forza e gli strumenti per riuscire perché li avrà sperimentati, conosciuti indirettamente nell’atto creativo.

– Vorrei inoltre porre particolare attenzione sul come diverse opere d’arte create da “altri” possano essere  nutrimento della sfera psichica proprio nel senso sopra descritto.

Nutrire il nostro pensiero immaginativo, darci la possibilità di riscoprire in noi forza creativa da applicare nei fattori della vita necessita di “forza interiore” . L’arte che ci è stata donata dagli artisti del mondo e nel tempo, se rispettata, conosciuta, amata, esplorata è nutrimento, sostanza buona che rinvigorisce, potenzia, anima la nostra forza psichica e di rimando , fisica.

Non solo l’opera nata dalla  fantasia della persona o dal gruppo “sofferente” può diventare processo di autoguarigione ma il rivivere, rielaborare , conoscere nell’intimo opere di altri autori e crearne la propria versione artistica fornisce “giovamento”, (beneficio nel tempo), arricchisce l’universo emozionale, favorisce la crescita dell’intelligenza emotiva. Vivi l’altro e attraverso l’altro porti gioia e bellezza  in te, mentre la tua opera  contribuisce alla bellezza e alla gioia dell’altro (artista autore dell’opera).

Quali sono i problemi e le tematiche che possono essere trattati in stretta collaborazione col personale medico-sanitario?

Ho seguito percorsi di cura in stretta collaborazione con i medici nel trattamento di svariate patologie: oncologia infantile ed adulta, psichiatria , geriatria (Alzheimer , demenze senili, riabilitazioni post eventi patologici cardiaci e neurologici), patologie da dipendenza. La guarigione è un processo che io amo paragonare all’opera di un’orchestra. Chi dirige l’orchestra nell’ambito della domanda è il paziente. L’orchestra con la specificità del singolo ruolo (strumento) risponde. Ho realizzato percorsi formativi per equipe sanitarie che ritengo siano fondamentali per ogni singola figura professionale in quanto creano concreto beneficio sul piano motivazionale e sono “ricostituenti psichici” –  consiglio di leggere l’articolo presente sul mio sito che approfondisce proprio questi aspetti.

Sarebbe di importanza fondamentale prevedere nel percorso universitario di formazione sia delle professioni sanitarie che quelle socio-sanitarie  interventi volti proprio alla prevenzione  del burn out da un lato e approfondimento motivazionale nel significato della scelta della “cura” dell’altro attraverso il cammino del coaching artistico professionale che fornisce strumenti  esperienziali diretti indispensabili alla cura di sé che è base per la cura dell’altro. Si veda sempre nel mio sito l’esempio di uno di questi corsi: “la guarigione è una questione d’Amore”.

E negli ambienti di lavoro quali i campi in cui può intervenire il Coaching Artistico?

“Nel team building è fondamentale l’esperienza formativa  che giunge fino all’azione. Il percorso “Arte sociale” ne è uno tra gli esempi fondamentali.

Il percorso accompagna l’equipe aziendale ad affrontare tutti i passi necessari ad una proficua azione collettiva  (dinamiche personali, di gruppo  dal punto di vista dell’universo emozionale ed emozionale nella relazione) sperimentando fragilità e potenzialità di ogni suo membro e soprattutto realizzando consapevolmente tutte le soluzioni possibili.

Nell’azione artistica non si può mentire, siamo ingiudicabili in quanto unici e l’esito dei moduli sia nelle equipe profit che no profit (debitamente formulati nel rispetto dell’interlocutore) è ad altissimo livello mantenendo nel tempo vive, vitali, propositive energie auto-generative. Questa è una caratteristica fondamentale del coaching artistico nei processi di team building: la promozione concreta del germogliare del proprio personale seme creativo e di metterlo a servizio del team.

Un germoglio curato diventa pianta sana la cui riproduzione cellulare, le fasi della fioritura, dei frutti e di ulteriori semi si auto promuove. L’investimento iniziale: una buona semina , sarà potenzialità inaspettata per efficacia ed esiti”.

Nel webinar in programma per la formazione continua dei Soci AIHC, oltre alla parte teorica necessaria, ci saranno anche momenti di pratica?

Gli uditori, oltre che seguire la parte iniziale di presentazione delle possibilità di cura attraverso il Coaching Artistico, verranno accompagnati  a vivere l’esperienza della creazione del proprio Cantico delle Creature immaginativo con feedback a conclusione dell’esperienza e, in chiusura verrà presentata l’altra esperienza di cura e di formazione legata alle fiabe dei fratelli Grimm attraverso la visione del trailer del Corso”.

Ringraziamo sentitamente Paola Maria Meina che, con estrema competenza e gentilezza, ha voluto rispondere alle nostre domande. Vi diamo l’appuntamento per un webinar molto particolare e assolutamente da non perdere.

Nicoletta Viali – Ufficio Stampa e Comunicazione AIHC